La posizione di Bersani è eccessivamente moderata

Pier Luigi Bersani in Agrigento

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Che il PD non avesse una forte spina dorsale e un’ideologia di fondo che fungesse da solido collante già lo si sapeva, ed in realtà dire che il segretario di partito Bersani soffre di una “presunta” omofobia non pare una grossa novità, anche perché già sappiamo che Paola Binetti (psicologa) si schierava contro gli omosessuali, le loro unioni e adozioni, dalle file del Partito Democratico molto prima delle dichiarazioni di Bersani.

Bersani si riconosce in una corrente di moderati per la moderazione. Moderation for moderation sake. In quanto nel libro intervista edito recentemente  dichiara che la Costituzione Europea dovrebbe riconoscere le radici cristiane (e quelle romane e pagane? o i soldati di Napoleone che distruggevano le chiese, piacciano o meno, appartengono alle nostre radici tanto quanto i benedettini, le crociate e Sant’Agostino come suggerisce Alessandro Gilioli dal suo blog d’autore su l’Espresso).

La posizione di Bersani, tra l’altro influenzata dalla campagna elettorale velata eccetera, è floscia. Si definisce contrario ai matrimonio gay, ma potrebbe essere d’accordo per una rivista formula DiCo (successiva ai Cus Cus e ai più europei PACS). E’ contrario alle adozioni gay ma perché sono gli etero a non poter ancora adottare con la giusta frequenza.

Insomma. Almeno il segretario non finirà col generare un polverone di critiche, ma rischia davvero di non arrivare a generare proprio nulla. Tranne l’attenzione di qualche blog.